Franz Kafka in una colonia di detenuti
Sabato, 19.09.2020. 20:00. h
TEATRO FORT FORNO E TEATRO VIROVITICA E AUK OSIJEK
Direttore: Vjera Vidov
Con: Nenad Pavlović, Silvijo Švast, Mihael Elijaš e Davor Tarbuk
Collaboratore artistico: Nenad Pavlović
Drammatizzazione e drammaturghi: Filip Jurjević e Nina Peručić
Scenografo, burattini, poster e designer di programmi: Krešimir Tomac
Costumista: Sanda Štrković
Autore di videoproiezioni e light designer: Leo Vukelić
Movimento scenico: Alen Celic
Selezione musicale: team di autori
Produttore: Jasminka Mesarić
Franz Kafka è uno scrittore spesso classificato come assurdo, ma è molto di più, e questo si vede meglio nel racconto "In the Convict Colony". Kafka è uno scrittore completamente costruito, il suo mondo così preciso che il nostro mondo "reale" in cui viviamo non può che riflettersi in esso come in uno specchio. Nella sua scrittura, sottolinea le carenze, le assurdità, i dilemmi, le degenerazioni e le degradazioni del mondo reale, senza perdere le redini del mondo della sua stessa storia, che sono completamente plastiche. È uno scrittore in cui quasi tutto può essere letto come un simbolo, ma la cui scrittura non è simbolica alla maniera di una modalità di narrazione allegorica medievale. È coerente, resistente e multistrato. La storia "In the Convict Colony" parla di due sistemi, il vecchio e il nuovo, dagli occhi di uno straniero, un ricercatore, libero dal contesto in cui si trova e al quale i sistemi citati sono legati. La messa in scena di questa storia apre lo spazio per mettere in discussione e pronunciare il cambiamento di sistema. Vale a dire, il vecchio non è condannato come peggiore, così come il nuovo non è semplicemente descritto come migliore - apre uno spazio di dubbio e potenziale comprensione delle ragioni "perché" di entrambi i sistemi. Le persone sono anche interrogate, la loro mancanza di comprensione di dati sistemi e le loro azioni o determinazione dal contesto, che è resa possibile da una posizione unica
un ricercatore che viene da fuori nel mondo della storia e ponendo di fronte a sé tutti gli altri personaggi. Tuttavia, allora il suo ruolo viene messo in discussione, cioè fino a che punto la sua posizione condizionatamente liberale è nuovamente determinata dal contesto dello straniero rispetto alle persone che erano costrette a vivere nel vecchio sistema così come ora sono costrette a vivere in quello nuovo. Di tutte le storie di Kafka, questa mette in discussione più efficacemente la società, l'ordine sociale e l'individuo al suo interno, non come nella Trasfigurazione,
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